Quale è meglio tra induzione e gas? Quali sono i consumi e i vantaggi dei due piani cottura? Ecco tutte le differenze per capire quale scegliere e quale meglio si adatta alle tue esigenze.
Quando si tratta di scegliere il piano cottura per la propria cucina ci sono due opzioni di cui bisogna tener conto, ovvero il piano a gas e il piano ad induzione.
Per fare questa scelta sarà bene tener conto delle differenze di questi due piani, sia in termini di caratteristiche che di consumo, per poter scegliere consapevolmente la tipologia più adatta alle proprie esigenze.
Caratteristiche e differenze
La differenza tra queste due opzioni sta nel tipo di alimentazione utilizzata per fornire il calore che serve per cucinare: uno usa il gas, l’altro usa l’energia elettrica.
Piano cottura induzione
Il piano cottura a induzione è una soluzione più moderna ed elegante, che funziona con la corrente elettrica e riscalda solamente la pentola, grazie al principio di induzione elettromagnetica.
Il calore prodotto viene convogliato e trasmesso al fondo delle pentole tramite apposite bobine che producono campi magnetici che fanno scaldare solo la pentola e non il piano cottura, che rimane freddo.
Pentolame
L’induzione presuppone l’utilizzo di tegami, padelle e pentole particolari, con il fondo ferroso o acciaio, in grado di condurre il calore dal piano cottura, che solitamente è in vetroceramica.
Il mercato presenta ormai moltissimi prodotti compatibili la cottura a induzione, questo aspetto quindi non è più un limite.
Tuttavia, se siete in possesso di una cucina a gas e state valutando di passare ad una cucina ad induzione, è possibile dover prevedere un cambio quasi completo del pentolame, poiché le padelle antiaderenti con rivestimento in alluminio, le teglie in vetro, i tegami in rame o ceramica e le pentole in terracotta non vengono scaldate dalle bobine del piano ad induzione.
Cappa
Un’altra differenza tra queste due soluzioni riguarda la cappa, obbligatoria per quanto riguarda la cucina a gas ma non per i piani ad induzione. Infatti alcuni modelli di piani ad induzione sono dotati di aspiratori integrati che evitano la dispersione di fumi e vapori di cottura grazie ad un sistema di aspiraggio integrato.
Piano cottura gas
La soluzione classica è il piano cottura a gas, che funziona tramite l’erogazione di gas e l’accensione automatica del sistema tramite una scintilla.
I fornelli a gas più recenti sono composti da nuovi bruciatori che generano fiamme più calibrate ed efficienti, in grado di consentire risparmi di gas notevoli – i modelli più recenti e performanti raggiungono un’efficienza media del 65%.
Solitamente un piano cottura a gas è composto dai bruciatori (gli ugelli da cui partono le fiamme), la termocoppia di sicurezza, che interrompe l’erogazione del gas quando la fiamma si spegne, le griglie per appoggiare le pentole e i comandi frontali o laterali.
Quanto dura un piano a gas
La vita media di un piano a gas di nuova generazione è di circa 18 anni. Facendo un confronto con un piano a gas di vecchia generazione, per capire a quanto ammonta effettivamente il risparmio energetico, ipotizzando un utilizzo medio giornaliero di 20 minuti, un piano a gas di nuova generazione è più performante di circa 200 metri cubi di gas per abitazione.
Supponendo di estendere l’utilizzo per i piani cottura dei bruciatori a gas in tutta Europa, si potrebbero risparmiare oltre 2,2 miliardi di metri cubi di gas, pari al consumo mensile di tutte le centrali elettriche Italiane messe insieme.
Consumi e risparmio energetico
Dal punto di vista del consumo, il piano cottura a induzione consuma meno energia, poiché riscalda solo il fondo della pentola, e non l’intero piano cottura. In questo modo, oltre ad esserci meno dispersione dell’energia, si possono ridurre anche i tempi di cottura dei cibi rispetto al piano cottura a gas.
È vero però che, nel caso si voglia realizzare una cucina ad induzione, sarà necessario avere un contatore elettrico che abbia una potenza di almeno 4,5 kW se non di 6 kW, ovvero il doppio della potenza installata normalmente nelle abitazioni italiane (pari a circa 3 kW).
Ciò per prevenire spiacevoli “Black Out” e salti della corrente, a causa dell’utilizzo di troppi elettrodomestici contemporaneamente. Si tratta dunque di una scelta che dovrete valutare anche in base alle proposte del vostro gestore di energia elettrica.
Eventualmente può essere utile controllare se il modello di piano ad induzione presenta un regolatore che permetta di regolare la potenza assorbita, che in alcuni modelli può essere impostata a valori tra i 500 e i 2000 W, passando per 800, 1200, 1500 e 1800 W. Senza questo regolatore, i consumi possono raggiungere un picco di assorbimento massimo di 3500 W.
Sicurezza
Anche il lato sicurezza potrebbe influenzare la vostra scelta. Se è vero che ormai le moderne cucine a gas hanno tutte dei meccanismi di sicurezza per evitare fughe o perdite di gas, è altrettanto vero che con l’installazione di piani a induzione questo problema si elimina completamente.
Inoltre, i piani ad induzione sono dotati di una zona cottura con riconoscimento automatico delle pentole, il che significa che si attivano solo in presenza del fondo magnetico del pentolame. Sui piani a induzione non rischiate di scottarvi se appoggiate una mano erroneamente sul piano.
Differenze nella preparazione dei piatti e pulizia
Generalmente non si nota alcuna differenza di sapore tra un piatto cucinato su un fornello a gas o su uno ad induzione; le differenze si trovano nel tempo impiegato per cucinare e nel pulire.
Per far bollire un litro d’acqua sono necessari 3 minuti utilizzando un piano ad induzione, contro i 5 minuti necessari utilizzando il gas.
La cucina con piano a induzione è inoltre facilissima da pulire; lo stesso invece, non si può dire del classico piano con fornelli a gas, anche se negli ultimi anni sono aumentati i modelli con ripiano in vetro, un po’ più facili da pulire e dal design esteticamente più moderno.
Meglio induzione o gas?
Per riassumere, possiamo dire che le cucine ad induzione hanno un costo base più elevato rispetto alle cucine a gas, e, nella maggioranza dei casi, sarà necessario aumentare di potenza il contatore di casa.
Questi sono alcuni dei motivi per cui molti potrebbero decidere di optare per il piano a gas, una soluzione più economica e più facile da realizzare, in quanto non si deve andare a toccare l’impianto elettrico né fare modifiche al contatore.
Il piano a gas è dunque preferibile se si è in affitto, o se non si hanno piani convincenti dal vostro fornitore di energia elettrica.
A lungo termine invece, un piano ad induzione consuma meno energia rispetto al gas, presentando un’efficienza fino al 90% contro una media del 40-55% delle cucine a gas.
Dal punto di vista estetico, i piani ad induzione hanno sicuramente un design più minimale e moderno, e sono più facili da pulire.
L’induzione è consigliabile per chi cucina spesso e per chi, in generale, desidera sprecare meno energia durante la cottura dei piatti, per chi ha dei bambini, che possono avvicinarsi al piano di cottura senza rischiare di scottarsi, e per chi è attento all’estetica e al design.
Come ultimo consiglio prima di fare la vostra scelta, se avete qualche amico che ha già un piano ad induzione, chiedete di poter vedere dal vivo come funziona e provate ad usarlo, in modo da poter testare direttamente con mano le eventuali differenze di cottura rispetto al gas.
Domande frequenti
L'induzione è migliore della cottura a gas?
I piani cottura a induzione possono raggiungere un’ampia gamma di temperature e impiegano molto meno tempo a bollire rispetto ai piani elettrici o a gas. In quasi tutti i casi, l'induzione è più veloce e più sicura, più pulita e più efficiente di quella a gas o elettrica.
L'induzione è più economica del gas?
I piani cottura a gas sono più economici da acquistare, ma i piani a induzione sono più efficienti dal punto di vista energetico. Sono inoltre più sicuri, in quanto si raffreddano subito quando la padella viene rimossa e cuociono più velocemente, senza i rischi di incendio associati al gas.
Quanto consuma il piano a induzione?
Il piano ad induzione consuma meno rispetto al gas, con un’efficienza fino al 90% contro una media del 40-55% delle cucine a gas. Impiega 3 minuti a bollire un litro d’acqua (contro i 5 del gas) e scalda solo la pentola, non il piano, essendo quindi anche più sicuro.
Quanto durano i piani cottura a induzione?
I piani a induzione sono generalmente progettati per durare circa 30.000 ore, ipotizzando di cucinare 10 ore al giorno, sono circa 8 anni. La durata può variare sensibilmente in base all'intensità di utilizzo e alla qualità del piano stesso, oltre che alla cura che avremo nell'utilizzarlo.
Federica scrive per Toptencasa.it ed è una professionista con esperienza pluriennale nei settori Casa, Lifestyle e Design. Ama le belle storie raccontate bene e sogna di avere giornate da 30 ore per potersi dedicare a tutte le sue passioni, tra cui le principali sono leggere, scrivere e disegnare.