Ecco quali sono i migliori metal detector professionali e per uso hobbistico da acquistare oggi, per cercare monete, gioielli e rilevare metalli.
Il metal detector è uno strumento capace di individuare i metalli sepolti a diverse profondità o nascosti sotto altri materiali.
Oggi il metal detector viene usato in campo bellico (sminamento), in campo investigativo (ricerca di prove es. pallottole) ed anche in campo industriale, dove non è raro l’utilizzo di metal detector nelle linee di confezionamento di alimenti, per assicurare che nessun frammento di metallo finisca nel cibo.
L’uso del metal detector in campo archeologico è molto diffuso e non pochi tesori celtici e romani sono stati trovati sia da archeologi professionisti sia da hobbisti.
Altri usi molto utili del metal detector riguardano l’individuazione di tubazioni e linee elettriche, per evitare di danneggiarle durante lo scavo, o per la ricerca di tubi o cavi nei muri.
Quando ci si reca in un terreno o in una spiaggia, il galateo del metal detector impone di eliminare tutta la spazzatura ritrovata: vi ritroverete infatti a raccogliere chiodi, linguette di lattine ed altri frammenti che potete poi gettare nella spazzatura, ripulendo così spiagge e boschi.
Una pratica non tollerata è lasciare le buche: costa poco ricoprirle e lasciare il terreno in ordine, per cui si raccomanda che chi usa il metal detector, sia che sia un principiante sia che sia un professionista, provveda anche di pulire l’ambiente dopo il proprio passaggio.
I migliori metal detector da acquistare 2023
Di seguito la selezione dei migliori metal detector con le principali caratteristiche e prezzi.
- Metal detector Wireless digitale (36 canali)
- Telecomando con fissaggio magnetico
- Dimensione della piastra di ricerca: 22,5 cm
- Piastra DD in fibra di carbonio impermeabile
- Sistema di rilevazione digitale
- Asta telescopica ergonomica a “S”
- Menu, programmi e settaggi in lingua italiana
- Ricerca motion con Pinpoint Non Motion 4 frequenze (4kHz, 8kHz, 12kHz, 18kHz) + GAL Cancellazione effetti del suolo
- Ultra leggero: 970-870 grammi
- Display grafico retroilluminato
- Connessione USB
- Batterie al litio, autonomia: circa 10 ore
- Manuale d’uso in italiano
- Include salvapiastra hipmount, carica batteria 220V con cavo a 3 uscite, cavo USB per aggiornamento Software
Il miglior metal detector professionale è il Xp Deus Rc., dotato di ben 36 canali e un sistema di rilevamento digitale, consente di ricercare su terreni di vario tipo, in quanto riesce a rilevare i metalli anche su terreni molto mineralizzati. La piastra DD da 22,5 cm di diametro è in fibra di carbonio, resistente e al contempo leggera. In generale, tutto il metal detector è molto leggero e maneggevole grazie ai materiali all’avanguardia e non supera 1 kg di peso. Perciò è perfetto per lunghe ricerche in cui si cammina per molto tempo, anche su terreni scoscesi o dissestati.
- Metal detector subacqueo
- Impermeabile fino a 3 metri
- Cuffie WiFi Bluetooth
- Piastra DD da 28 cm/11 “
- Multi-frequenza Multi-IQ 5 kHz, 10 kHz, 15 kHz, 20 kHz, 40 kHz
- Gamma di profondità di piccoli oggetti (1 CHF): 40 cm
- Asta regolabile: 106-129 cm
- Batteria agli ioni di litio incorporata, autonomia: 10-12 ore
- Si può usare durante la ricarica con Power Bank
- Porta USB magnetica
- Bilanciamento del terreno manuale e automatico
- Display retroilluminato
- Metal detector per la ricerca di piccoli oggetti e oro
- Piastra standard ad alta frequenza 9″/22,5 cm HF
- Opzionale piastra ellittica: 24 x 13 cm (9,5″ x 5″)
- 21 frequenze comprese tra 13 e 81 kHz
- Salvapiastra: 22,5 cm
- Con telecomando
- Cuffie wireless compatte “WS Audio”
- Programmi Gold Prospecting (x2) – Coins and Relic (x2), + 2 utente
- Peso: 770 grammi
- Interfaccia User-Friendly
- Pinpointer MI-6
- Batterie al litio, autonomia 20 ore circa
- Compatibile con Go Mobile
- Metal detector per principianti facile da usare
- Pinpoint e personalizzazione della modalità di rilevamento
- Ampio display LCD e NOTCH
- Rilevamento selettivo audio attraverso la multitonalità
- 5 modalità di rilevamento pre-programmate per tutti i metalli
- Modalità Jewelry per escludere i metalli ferrosi
- Iron Audio per rilevare oggetti ferrosi
- Indicatore conduttività da 1 a 100
- Commutatore di frequenza in aumento di 10 kHz
- Piastra e salvapiastra da 18 x 26 cm
- Cuffie Garrett Clear Sound
- Custodia protettiva antipioggia Garrett
- Metal detector subacqueo
- Piastra DD da 28 cm
- Impermeabile IP68, fino a 3 metri
- Resistente alla polvere
- Sensibilità al basso contenuto di ferro regolabile
- I sensori rilevano e identificano i metalli indesiderati
- Modalità di ricerca seconda del terreno: spiaggia, parco, campo
- Favolosa illuminazione per uso notturno e subacqueo
- Display LCD retroilluminato
- Torcia LED
- Facile da usare per i principianti
- Adattatore per cuffie da 6,3 mm
- Cavo USB di ricarica e trasmissione dati
Il miglior metal detector subacqueo è Nokta Makro Simplex. Dotato di impermeabilità IP68, può essere completamente immerso nell’acqua fino a 3 metri. Inoltre è resistente alla polvere. La piastra DD è di 28 cm, adatta a coprire ampie porzioni di terreno. Questo è un metal detector molto efficiente, non solo in acqua, ma anche in spiaggia e su terreni umidi. Inoltre, grazie al display LCD retroilluminato, è ottimo per la ricerca notturna.
- Metal Detector professionale
- Piastra impermeabile da 28 cm
- Cuffie con Jack da 3,5 e 6,5 mm integrato
- Rilevamento della profondità MAX di 1,5 m
- Rilevatori di metalli con più modalità
- Funzione Pinpoint-TX850
- Funzione DISC per la discriminazione dei metalli come ferro e alluminio
- Distinzione della posizione degli oggetti in base al suono
- Asta regolabile
- Include borsa da viaggio
- Metal detector Entry Level con 3 programmi di ricerca pre-impostati: All-Metal, Coins e Jewerly
- Indicazioni tramite display sul tipo di metallo e sulla profondità
- 3 distinti toni di rilevazione in base al tipo di metallo
- Adatto a terreni agricoli e sabbia asciutta
- Display LCD con scala a dodici segmenti
- Funzione pinpoint per centramento e recupero oggetti
- Asta regolabile da 106 a 129 cm
- Peso 1,2 kg (con batterie incluse)
- Batterie: 4 pile stilo (AA)
- Frequenza: 6,5 kHz
- Jack cuffie e altoparlante
- Tastiera One-Touch
Il miglior metal detector entry level è il Garrett Ace 250, perfetto per i principianti, ha 3 programmi preimpostati che consentono di cercare tutti i metalli, oppure solo monete o solo gioielli. Questo metal detector è ideale per iniziare perché distingue i suoni in base alla tipologia di metallo e alla profondità in cui si trovano. È un metal detector affidabile, ma da usare solo su terreni asciutti.
- Metal detector adatto a terreni molto mineralizzati o con molti rifiuti
- 3 programmi di ricerca: Zero, Jewelry, Coin 1
- 1 segmento di discriminazione del ferro
- Frequenza 6,5 kHz
- Sensibilità regolabile su 4 livelli
- Rilevamento del suolo automatico e manuale
- Prestazioni di rilevamento GTA (Graphic Target Analyzer)
- Leggenda di ID di destinazione e moda/discriminazione da 0 a 99
- Ampio schermo LCD
- Asta robusta regolabile con dadi di bloccaggio
- Fascia da braccio regolabile
- Testa di rilevamento impermeabile
- Indicatore di stato di carica
- Metal detector per principianti
- Facile da usare
- Adatto a terreni asciutti inclusa la spiaggia
- Piastra 6,5″ x 9″
- Scala di identificazione a 5 segmenti
- Ampio display LCD
- Indicatore livello batteria
- Indicatore profondità oggetto
- Regolazione del sensibilità
- 3 livelli di suono
- Alimentazione 4 pile AA, incluse
- Dimensioni: 55,88 x 27,94 x 12,7 cm
- Peso: 1,87 Kg
- Metal detector leggero e maneggevole
- Adatto a principianti, adulti e ragazzi
- Con Pinpointer
- Sensibilità e profondità regolabile
- Piastra impermeabile
- 5 modalità di rilevamento
- Funzione memoria
- Ampio display LCD retroilluminato da 3 x 2,2 pollici
- 3 modalità di visualizzazione
- Materiale: plastica ABS e alluminio
- Dimensioni: 55,6 x 27,4 x 11 cm
- Peso: 1,72 Kg
Come funziona il metal detector
Il metal detector funziona tramite induzione elettromagnetica. Una piastra di ricerca porta al suo interno una o più bobine di filo, avvolte secondo una precisa disposizione; queste bobine sono percorse da una corrente alternata e generano un campo magnetico nella parte inferiore e superiore della bobina.
I circuiti dello strumento sono progettati per reagire alla perturbazione del campo magnetico prodotto dalla bobina di ricerca, infatti se nei paraggi non è presente alcun metallo, le linee del flusso magnetico sono nella loro condizione di stabilità.
Un metallo presente all’interno di questo campo magnetico (ad esempio una moneta) viene percorso da una corrente indotta dal flusso magnetico e, a sua volta, “risponde” con un altro campo magnetico in grado di perturbare il campo emesso dalla bobina di ricerca.
I circuiti dello strumento riconoscono che il campo magnetico della bobina di ricerca è stato sbilanciato ed indicano con dei suoni (nei modelli più vecchi) o su un display la presenza di qualcosa di metallico sotto la piastra di ricerca.
Normalmente la prima caratteristica a cui si pensa quando si parla di metal detector è la profondità di ricerca, ma c’è invece un’altra caratteristica ben più importante, ovvero la discriminazione. Il flusso magnetico della bobina di ricerca viene infatti perturbato in modo differente da diversi metalli, quindi i moderni strumenti sono in grado di distinguere se la perturbazione viene causata dal ferro, dall’alluminio, dall’ottone e così via. Questa caratteristica permette di ignorare gli oggetti inutili, come le linguette delle lattine, chiodi arrugginiti e di scavare solo monete ed altri oggetti “di valore”.
Lo strumento per sua natura reagisce anche ai minerali del terreno o alle acque salate, per questo sono presenti dei sistemi di compensazione che permettono di tarare lo strumento su quel tipo di terreno, ignorando ad esempio i minerali metallici presenti nelle rocce.
Esistono varie tecnologie utilizzate, le più usate oggi sono la Pulse Induction (l’unica in grado di funzionare in acque salate) e la VLF (Very Low Frequency) maggiormente diffusa per la grande sensibilità e la capacità di discriminare il tipo di metallo.
Dove si può usare il metal detector
L’uso del metal detector in Italia è libero, in quanto non esiste alcuna legge che ne proibisca l’acquisto o la detenzione, tuttavia esistono delle limitazioni sulle zone di ricerca.
L’uso del metal detector è proibito nelle zone archeologiche e le pene per l’utilizzo sono piuttosto severe; purtroppo in Italia è facile imbattersi in zone archeologiche che non sono segnalate da cartelli, quindi sarà cura dell’hobbista non sconfinare in queste zone.
Nel caso invece si rinvenissero oggetti di natura chiaramente archeologica (ad esempio delle monete romane) è necessario comunicarlo alla soprintendenza dei beni culturali, ma il rinvenimento deve essere “fortuito”. Ciò significa che l’oggetto è stato trovato in una zona non riconosciuta come area archeologica (anche perché sconosciuta).
In teoria sarebbe possibile utilizzare il metal detector anche nei parchi, tuttavia anche se l’uso in alcune aree non è esplicitamente vietato, si tenga presente che potrebbe essere vietato scavare danneggiando la flora o le proprietà del comune (ad esempio le aiuole).
Le aree interessate dalle guerre sono generalmente libere, anche se da un po’ di tempo è necessario avere un permesso per le aree relative alla prima guerra mondiale. È bene ricordare però che la ricerca in aree belliche può essere anche molto pericolosa. In ogni caso sarebbe bene essere sempre cauti nello scavo; infatti non è raro trovare munizioni inesplose anche in aree che apparentemente non hanno a che fare con zone di guerra.
Nei terreni privati è sempre possibile cercare previa autorizzazione del proprietario. Come regola generale considerate che qualunque oggetto trovato appartiene al suo proprietario; estendendo questa regola è logico che i reperti archeologici appartengano allo Stato. Ciò significa che, ad esempio, un anello perso è ancora di proprietà di chi lo ha perso.
Tipologia di terreno
La profondità di ricerca del metal detector è tra i parametri più semplici da intuire, ed è tra le caratteristiche da tenere in considerazione durante la scelta.
La profondità raggiunta dipende dalle dimensioni della piastra e dalle dimensioni dell’oggetto. In linea generale, più grande è l’oggetto, più ampia è la sua superficie, e più viene rilevato a distanza.
Per fare un esempio pratico, molti metal detector moderni (VLF) sono in grado rilevare una moneta da 10 centesimi anche a 30 cm di profondità.
Il terreno gioca un ruolo fondamentale nella profondità di ricerca; infatti la mineralizzazione del terreno reagisce al campo magnetico indotto dalla piastra e renderebbe lo strumento cieco, ma, grazie alle regolazioni di compensazione del suolo, i moderni strumenti possono ignorare i minerali presenti nel terreno e reagire solo ai metalli estranei.
Con la pratica si riuscirà a comprendere questi concetti e regolare lo strumento in modo appropriato al tipo di terreno. Un principiante, in un terreno molto mineralizzato, potrebbe essere tentati di aumentare la sensibilità dello strumento, ma questa operazione sortisce l’effetto opposto, facendo sì che le rocce mineralizzate reagiscano con più forza.
Gli strumenti moderni sono ormai computerizzati e i segnali sono processati via software che regola il settaggio automaticamente in base al terreno. Questi modelli di metal detector sono facili da usare perché evitano di dover cambiare il settaggio manualmente.
Un’ultima considerazione è quella relativa alle zone marine. Anche se molti metal detector in commercio hanno le piastre di ricerca impermeabili, con le quali è possibile cercare dentro piccoli stagni o ruscelli, a patto che l’unità di controllo stia all’asciutto, il discorso è diverso per l’acqua di mare. In questi casi è possibile utilizzare un metal detector VLF vicino alla sabbia bagnata e al bagnasciuga. Tuttavia bisogna tenere conto del fatto che presto lo strumento diventerà inutilizzabile a causa dei falsi segnali causati dalla conduttività dell’acqua salata.
Gli unici metal detector utilizzabili con successo nelle zone marine sono i modelli basati sulla tecnologia PI (pulse induction).
Come scegliere un metal detector: tipologie e caratteristiche
Pannello comandi
Il pannello comandi dei metal detector permette il settaggio dello strumento. Questo è differente a seconda del modello e della tecnologia utilizzata (VLF, PI); in generale, anche se la tendenza è quella di avere un display per la visualizzazione dei settaggi e l’identificazione della tipologia di metallo, coesistono due categorie principali.
Alcuni costruttori preferiscono comandi analogici (manopole) e indicazioni di rivelazione prettamente audio (toni differenti per diversi metalli), mentre altri costruttori preferiscono una combinazioni di toni audio, o di un solo tono audio associato alle informazioni offerte sul display.
Quale sia la soluzione migliore è una questione di gusto personale; in linea di massima si può affermare che i metal detector con indicazione visuale sul display permettono di imparare più rapidamente, mentre i metal detector che offrono solo variazioni di tono in cuffia necessitano un minimo di esperienza per essere compresi appieno.
Anche se alcuni costruttori utilizzano comandi analogici come le manopole, questo non vuol dire che questi strumenti siano analogici. Infatti i metal detector completamente analogici sono quasi scomparsi, e gli strumenti attuali sono quasi esclusivamente dotati di microprocessori in grado di analizzare via software i segnali, ed è questo a renderli più performanti.
L’utilizzo delle manopole ha un vantaggio spesso sottovalutato, infatti queste permettono di ritoccare i settaggi in modo continuo con il semplice tocco di un dito, a volte invece in alcuni modelli con display i settaggi sono nascosti all’interno di menù difficilmente accessibili e quindi scoraggiano l’uso di funzioni avanzate. D’altra parte i modelli più avanzati con display permettono di salvare i settaggi e di ricaricare il “Preset” qualora si voglia utilizzare quel determinato profilo di ricerca.
Sfortunatamente non tutti i modelli con display hanno display retroilluminati, quindi se si considera di utilizzare lo strumento di notte o con condizioni di poca visibilità bisognerà tenerne conto in anticipo.
Tipologie di piastra
Esistono diversi tipi di piastra per metal detector. La forma della piastra influisce non solo sulle performances, ma anche sulle modalità di ricerca.
In via generale si può affermare che più grande è il diametro della piastra e più profondità si raggiunge, ma lo strumento diventa insensibile agli oggetti piccoli.
Più piccolo è il diametro della piastra, minore è la profondità di ricerca, ma la sensibilità su piccoli oggetti diventa elevata. A titolo di esempio si può vedere come piastre di soli 8 cm di diametro vengono spesso usate per la ricerca di piccole pepite d’oro, o per le monete perse nei parchi. I metal detector con piastre grosse raggiungono 30-60 cm di diametro e vengano utilizzate nella ricerca di artefatti sepolti a notevoli profondità, come palle da cannone o oggetti antichi.
Le piastre di grande diametro spesso sono meno sensibili ai minerali del terreno, quindi risultano avvantaggiate anche in caso di terreno molto mineralizzato, mentre le piastre piccole permettono una grande separazione degli oggetti. Questo significa che se due oggetti, uno di un metallo interessante (es. ottone) e uno da ignorare (es. ferro), si trovassero contemporaneamente sotto la piastra, lo strumento potrebbe scambiare i due oggetti per un solo oggetto di ferro. Per questo motivo le piastre piccole vengono usate in zone sporche (ad esempio i parchi), dove permettono di valutare i singoli oggetti e, in ogni caso, monete ed oggetti persi non si trovano mai a grandi profondità.
Le tecnologie di piastra diffuse sono principalmente due: piastre DD, e piastre concentriche, ed è possibile trovarne in vari diametri. Prima di capire come sono concepite, è necessario chiarire che la zona di massima sensibilità al di sotto della piastra ha la forma di un cono rovesciato con la punta verso il basso.
Le piastre concentriche hanno un’area di sensibilità a forma di cono col vertice in basso, sono quelle che raggiungono maggiori profondità e hanno un’ottima discriminazione dei metalli, ma, a causa della geometria della zona sensibile (cono al rovescio), man mano che si scende in profondità l’area di ricerca diminuisce fino a scomparire. Ad esempio una piastra di 20 cm di diametro presenta, a una profondità di 15-20 cm, un’area di sensibilità di pochi cm di diametro. Ciò rappresenta uno dei maggiori svantaggi di queste piastre poiché è necessario sovrapporre le passate se si vuole cercare bene anche alle profondità limite.
Anche le piastre DD hanno una zona di sensibilità simile alle piastre concentriche, e che quindi si assottiglia in profondità, ma questa volta la zona ha un forma simile a quella di un’accetta. Ciò significa che alla massima profondità avremo un area di ricerca spessa pochi cm ma lunga quanto la piastra. Per questo motivo i metal detector con piastre DD possono coprire con una passata una striscia di terreno pari al loro diametro; quindi, malgrado per loro natura perdano un po’ in profondità, coprono un’area maggiore di terreno, diminuendo il rischio di perdita di oggetti.
Esistono anche altre forme, come piastre concentriche ovali, e altre che sono studiate per casi specifici. In ogni caso, come regola generale, ogni ricerca ha bisogno della sua piastra apposita. Di solito i metal detector vengono venduti con una piastra studiata per un uso generico, mentre le piastre supplementari possono essere acquistate separatamente.
Comprare nuove piastre specifiche permette di aumentare la versatilità del proprio metal detector, ma è importante verificare la compatibilità di queste piastre con il proprio strumento, in quanto all’interno dell’offerta di un solo costruttore esistono varie tecnologie non sempre compatibili tra i modelli di metal detector offerti.
Metal detector impermeabile e subacqueo
Come già accennato, è possibile utilizzare il metal detector in acqua dolce. La piastra di ricerca è sempre impermeabile e può essere immersa; invece l’unità di controllo può essere o meno impermeabile a seconda del modello.
Alcuni modelli sono studiati per essere impermeabili e altri sono addirittura subacquei, tanto che possono essere utilizzati per immersioni con le bombole, a patto che non si superi la profondità dichiarata dal costruttore.
La ricerca in acqua di solito pone alcuni problemi pratici, ed è possibile effettuarla in diversi modi, sia camminando sul fondo in acque basse, sia immergendosi completamente con pinne e boccaglio. In ogni caso, salvo ricerche particolari, ad esempio in ambito archeologico, è improbabile che si debba ricercare in acque alte più di 1-2 metri, considerato che gli oggetti sono accumulati principalmente nella battigia.
I metal detector subacquei sono solitamente basati sulla tecnologia PI (Pulse Induction) e devono essere abbinati a cuffie subacquee costruite appositamente per questo uso; anche per questa ragione spesso questi strumenti sono molto più costosi delle versioni terrestri.
Accessori
Per utilizzare immediatamente il metal detector sono indispensabili due accessori. Il primo è uno strumento da scavo, ovvero un accessorio non legato al metal detector stesso. Può essre una zappetta, una pala, oppure ci si può orientare su strumenti specifici come i coltelli da scavo, adatti al recupero dell’oggetto dove siano presenti molte radici.
Il secondo accessorio è un Pinpointer, ovvero un piccolo metal detector solitamente di forma allungata, simile ad una torcia elettrica. Dopo che si è individuato un oggetto con il metal detector e si procede allo scavo, ci si renderà conto quanto è difficile trovare un piccolo oggetto come una moneta. Ecco che il Pinpointer viene avvicinato alla terra di scavo, o alla buca, e viene utilizzato per saggiare la terra o le pareti dello scavo. I modelli migliori suonano e vibrano in modo proporzionale alla distanza dell’oggetto, permettendo di capire facilmente la posizione esatta di ciò che si sta cercando. Quando si sceglie un metal detector si consiglia sempre di verificare l’inclusione o meno del Pinpointer.
Anche le cuffie sono molto utili e spesso sono incluse con i migliori modelli di metal detector. Per esempio, sulle spiagge il rumore delle onde può essere forte, così come è forte il rumore del traffico accanto a una strada; queste distrazioni possono facilmente farci distogliere gli occhi dal display che per un attimo ci ha segnalato qualcosa, o impedirci di udire un flebile suono che ci indica la presenza di qualcosa, facendoci così rischiare di perdere oggetti di valore.
Si possono utilizzare anche sistemi di cuffia wireless che eliminano il fastidioso problema di impigliamento dei cavi.
Per i metal detector subacquei le cuffie sono ovviamente necessarie e anche costose, in quanto stagne; spesso sono modelli adeguati al connettore offerto dal metal detector.
Un altro accessorio importante è il marsupio dove mettere gli oggetti recuperati, ne esistono professionali a due scomparti, uno per gli oggetti buoni ed uno per gli oggetti da scartare.
Alimentazione
Fortunatamente i moderni metal detector consumano relativamente poco ma è difficile stabilire quanto lo strumento consumi se non viene dichiarato dal produttore.
Alcuni modelli hanno batterie ricaricabili agli ioni di litio proprio come i telefoni cellulari, altri si affidano alle normali batterie alcaline o ricaricabili.
Tra i vari tipi di batterie possiamo trovare quelle a 9V (pila transistor) oppure le più comuni pile AA (1.5V).
Stiamo considerando comunque strumenti di ultima generazione e, senza addentrarci sull’argomento, si può affermare che questi metal detector riescano ad usare le batterie in modo molto efficiente, con alcuni costruttori che dichiarano anche 10 ore di utilizzo ininterrotto con una batteria da 9V, sufficienti a coprire 3-4 uscite.
Alcuni accorgimenti per ottimizzare i consumi riguardano l’uso delle cuffie, che sono molto più efficienti rispetto all’altoparlante incorporato. Inoltre, se il vostro metal detector ha un display retroilluminato e ne permette la regolazione, fate in modo che emetta solamente la luce strettamente necessaria all’utilizzo; in ogni caso un set di batterie nuove nello zaino vi eviterà di dover interrompere le ricerche.
Nei moderni metal detector le funzioni di analisi del segnale sono prese in carico dal software nel microprocessore, quindi è insensato sostenere che diversi settaggi dello strumento possano incidere sul consumo. Questa affermazione poteva essere vera nei metal detector con circuiti analogici degli anni ’60, ma oggi i soli settaggi che potrebbero influire sul consumo sono il volume dell’audio ed eventualmente la retroilluminazione del display.