Quali sono le differenze tra pentole in ceramica, antiaderenti e in pietra? Quali cuociono meglio e quali durano di più? Per ottenere ottimi risultati in cucina non basta avere materie prime di qualità, servono anche le pentole adatte. I materiali con cui sono realizzate sono molto importanti per la buona riuscita dei piatti e per la nostra salute. In questa guida vedremo caratteristiche, pregi e difetti delle pentole in ceramica, antiaderenti o pietra, per capire qual è la scelta migliore in base alle proprie esigenze.
Selezionare i migliori ingredienti e sapere esattamente cosa si mangia è tanto importante quanto conoscere gli strumenti con cui si cucina. Per realizzare piatti a prova di chef, c’è bisogno di pentole di qualità, che garantiscano una cottura uniforme evitando che il cibo si attacchi sul fondo, e che siano prodotte con materiali sicuri e non tossici per il nostro organismo.
In commercio si trovano pentole dei materiali più diversi e non è sempre facile decidere quale acquistare. Tre sono i materiali più diffusi e utilizzati per la realizzazione delle pentole: ceramica, rivestimento antiaderente e pietra. Quale scegliere? Entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le rispettive caratteristiche.
Pentole in ceramica
Le pentole in ceramica sono pentole in alluminio dotate di un apposito rivestimento ceramico, che, se di buona qualità, permette di cucinare in modo rapido, leggero e uniforme.
Il rivestimento in ceramica è antigraffio, resiste alle alte temperature (fino a 400°C), dura a lungo nel tempo e non rilascia sostanze tossiche per la nostra salute. Le pentole in ceramica sono la scelta ideale per chi è attento alla linea: è possibile cucinare con quantità di olio e grassi irrisorie, ottenendo cibi croccanti, dorati e sani.
Le pentole in ceramica garantiscono una cottura uniforme e mantengono la temperatura inalterata anche quando si abbassa la fiamma. Inoltre, sono facili da pulire e spesso si possono lavare anche in lavastoviglie. Bisogna però avere l’accortezza di non utilizzare spugne abrasive o pagliette, che potrebbero rigare il fondo. E, per lo stesso motivo, è assolutamente sconsigliato tagliare il cibo direttamente nella pentola.
I contro? Non sono molti: le pentole in ceramica sono più delicate di quelle tradizionali e hanno un costo mediamente maggiore.
Pentole antiaderenti
Le pentole antiaderenti evitano che il cibo si attacchi sul fondo, non bruciano gli alimenti, permettono di usare meno grassi e sono molto facili da pulire. Questi i principali vantaggi delle pentole antiaderenti, perfette per una cucina leggera e veloce.
Generalmente le pentole antiaderenti sono fatte di alluminio, acciaio o ghisa, e sono caratterizzate da un fondo rivestito in politetrafluoroetilene (PTFE), più comunemente noto come Teflon.
Il Teflon è un materiale resistente e scivoloso, che consente di cucinare anche senza burro o olio. Anche in questo caso, bisogna avere un occhio di riguardo per il rivestimento, avendo cura di non rigarlo e facendo attenzione alle alte temperature.
Il rischio, oltre a rovinare la pentola, è che venga rilasciato PFOA (acido perfluoroottanoico), che può essere tossico per fegato e tiroide. È bene evitare di lasciare la pentola sul fornello per troppo tempo, facendo attenzione che la temperatura non superi i 200°C-250°C e che il fondo sia intatto.
Pentole in pietra
Ciò che caratterizza le pentole in pietra è la resistenza alle alte temperature. Sono particolarmente indicate per le cotture molto lunghe e a fiamma moderata: zuppe, brasati, legumi, stracotti e polenta. Se il tempo non vi manca, è l’opzione che fa al caso vostro.
La pietra, inoltre, è un materiale naturalmente antiaderente e non è necessario aggiungere olio o burro in cottura: l’ideale per una cucina salutare e povera di grassi. Il cibo non si attacca al fondo e mantiene il suo gusto originale, senza alterazioni e senza il rilascio di sostanze dannose per l’organismo.
La tipologia di pentola in pietra più diffusa è quella in pietra ollare, molto resistente e impiegata anche per forni e stufe. Prima dell’uso, bisogna ricordare di preriscaldare la pentola per il tempo necessario a raggiungere la temperatura di cottura. Dopo qualche minuto si potrà procedere con l’inserimento delle pietanze da cuocere.
La pietra è un materiale delicato e sensibile agli shock termici, pertanto, nella fase di pulizia, è opportuno evitare di immergere le pentole in acqua troppo fredda. Lo sbalzo di temperatura potrebbe infatti causare danni irreversibili. Vista questa delicatezza, prima di utilizzare le pentole in pietra è sempre consigliabile consultare le indicazioni fornite dalla casa produttrice.
Conclusioni: quali scegliere tra pentole in ceramica, antiaderenti e in pietra
Realizzare piatti ben riusciti non è solo questione di talento: la creatività è senza dubbio un valore aggiunto, ma per ottenere buoni risultati servono anche ingredienti selezionati e pentole di qualità. La scelta dei materiali influisce sulle prestazioni di cottura e risponde a esigenze diverse.
Per cucinare in modo veloce e salutare, le pentole in ceramica o antiaderenti sono la scelta più indicata. Permettono di cuocere i cibi in modo omogeneo, in poco tempo e senza grassi aggiunti.
Le pentole in pietra, invece, sono lo strumento perfetto per chi non ha fretta e vuole godere dei piaceri della cucina. Tempi lunghi, alte temperature e piatti gustosi e saporiti senza rischi per la salute. Non vi resta che scegliere! Bon appétit!
Federica scrive per Toptencasa.it ed è una professionista con esperienza pluriennale nei settori Casa, Lifestyle e Design. Ama le belle storie raccontate bene e sogna di avere giornate da 30 ore per potersi dedicare a tutte le sue passioni, tra cui le principali sono leggere, scrivere e disegnare.