L’acqua che sgorga dai rubinetti delle abitazioni private arriva dagli acquedotti pubblici e, se non diversamente specificato, in genere è perfettamente potabile e adatta per il consumo quotidiano.

L’acqua proveniente dagli acquedotti è regolarmente sottoposta a severi controlli periodici da parte delle aziende sanitarie locali (ASL), in ottemperanza con quanto disposto ai sensi di legge. Tuttavia, problemi di infiltrazioni nell’acquedotto e un alto grado di durezza rischiano non solo di rendere l’acqua domestica sgradevole al gusto, ma anche di danneggiare le caldaie, le tubazioni, i raccordi, le valvole degli impianti idrosanitari e, non da ultimo, gli elettrodomestici, come lavatrici, lavastoviglie, scaldabagni, bollitori e macchine da caffè a vapore.

Inoltre, molti chilometri di tubature della rete degli acquedotti italiani sono ancora in cemento-amianto, detto eternit, un materiale non certo salutare. È lecito, quindi, domandarsi se l’acqua del rubinetto, oltre a essere incrostante e potenzialmente dannosa per tubazioni ed elettrodomestici, possa anche rappresentare un rischio per la salute.

Una soluzione a questa annosa questione può essere rappresentata dai depuratori d’acqua, apparecchi di vario genere messi a punto con la precisa finalità di eliminare, filtrare o neutralizzare le sostanze nocive e i detriti dall’acqua, rendendola più salubre, piacevole al gusto e sicura per il consumo umano. Vediamo nello specifico quali sono i vantaggi offerti dai purificatori d’acqua, a cosa servono e quali sono le loro funzionalità.

A cosa serve un depuratore d’acqua?

Un purificatore d’acqua è un apparecchio che aiuta a:

  • eliminare le sostanze tossiche, nocive, inquinanti, indesiderate e non idonee dalle acque domestiche, come per esempio pesticidi, solventi, fosfati, ruggine, sottoprodotti della disinfezione e metalli pesanti che possono essere presenti nelle falde acquifere;
  • rendere l’acqua limpida, inodore, dal sapore più gradevole, microbiologicamente pura e del tutto priva di torbidità e residui;
  • regolare il livello di sali minerali nell’acqua;
  • filtrare l’acqua potabile rendendola più piacevole al gusto;
  • rendere l’acqua più o meno dolce.

L’uso di un depuratore d’acqua garantisce che le acque domestiche rispettino i requisiti di natura chimica, fisica, microbiologica e organolettica stabiliti ai sensi di legge.

Un purificatore d’acqua è una soluzione ecosostenibile, che risolve una volta per tutte il problema dell’acqua torbida o biancastra, del sapore sgradevole, ferroso e metallico, delle stoviglie rovinate dal calcare, delle tubazioni danneggiate dalle incrostazioni e delle pesanti casse d’acqua in bottiglia che si accumulano. Alcuni depuratori d’acqua possono essere utilizzati per purificare l’acqua proveniente da diverse fonti, tra cui acquedotti pubblici, acqua piovana, sorgenti e pozzi che attingono da falde profonde.

Quali sono i vantaggi di un depuratore d’acqua?

Un purificatore d’acqua produce indubbi benefici per la salute e offre vantaggi pratici ed economici non indifferenti. Con l’installazione di questo tipo di apparecchio è possibile ottenere un notevole risparmio nel lungo termine.

Benefici per la salute

I depuratori d’acqua rimuovono le sostanze inquinanti e tossiche, le molecole organiche e i batteri nocivi che possono causare disturbi gastrointestinali. Regolando i livelli di sali minerali nell’acqua, i purificatori aiutano ad allontanare i rischi per la salute derivanti dal consumo di acqua particolarmente dura, che nel lungo termine può causare o acutizzare una pluralità di disturbi, tra cui in primis la nefrolitiasi o litiasi renale, ossia la formazione di calcoli renali. I sali di calcio contribuiscono alla formazione di cristalli acuminati lungo le vie urinarie, che diventano depositi di consistenza dura e di dimensioni progressivamente maggiori, che possono ostacolare il flusso dell’urina.

Un’acqua filtrata e depurata da un purificatore a uso domestico, ha un effetto detox, diuretico, drenante e idratante. In sostanza, favorisce l’espulsione di tossine, scorie e liquidi in eccesso dall’organismo, migliorando lo stato di salute generale e il benessere psicofisico. Bere acqua depurata aiuta ad accelerare il metabolismo e ottimizzare la funzionalità degli organi, favorendo lo smaltimento degli accumuli di adipe e donando energia e vitalità.

Miglioramento del sapore dell’acqua domestica

I depuratori d’acqua rimuovono le impurità, i contaminanti, le molecole organiche e i composti organoalogenati che possono alterare il sapore dell’acqua. Ne risulta un’acqua oligominerale, povera di sali minerali e più gradevole da bere. È altresì possibile ottenere acqua frizzante con l’uso di appositi erogatori domestici e bombole interne.

L’acqua del rubinetto filtrata e depurata da appositi purificatori non inquina, è a chilometro zero ed è sempre disponibile e straordinariamente fresca. A differenza dell’acqua in bottiglia, non viene stoccata e non è sottoposta a condizioni ambientali sfavorevoli durante il trasporto, la distribuzione e il periodo di stoccaggio nei supermercati, che possono alterarne le caratteristiche e le proprietà.

Bevendo l’acqua del rubinetto filtrata e depurata non c’è più bisogno di acquistare e trasportare pesanti casse di acqua in bottiglia, che deve poi essere gestita e smaltita nel modo più idoneo. Inoltre, è possibile erogare l’acqua a temperatura ambiente, fredda, naturale o gassata.

Il sapore sgradevole dell’acqua particolarmente dura e ad alto contenuto di cloro, calcare e altre sostanze indesiderate si può ripercuotere anche sugli alimenti che si consumano. Si pensi, per esempio, al caffè, alle tisane, alle minestre e, in generale, alle pietanze preparate con l’acqua del rubinetto. Con l’ausilio di un depuratore, gli alimenti vengono preparati in un’acqua meno dura e priva di cloro e calcare sono più digeribili, hanno un sapore e un aroma migliore e preservano le proprietà organolettiche e il loro sapore autentico.

Risparmio economico

Investire in un purificatore d’acqua consente di ottenere un risparmio economico non indifferente nel tempo. Innanzitutto, un depuratore rende superfluo l’acquisto di acqua in bottiglia. Regolando la durezza dell’acqua e contrastando la formazione di incrostazioni di calcare, un purificatore d’acqua favorisce il buon funzionamento di caldaie, lavatrici, scaldabagni, lavastoviglie, macchine da caffè, bollitori, tubazioni, raccordi e valvole degli impianti idrosanitari. Si riducono i guasti e la necessità di ricorrere a frequenti interventi di riparazione, manutenzione e sostituzione di componenti, con un considerevole risparmio in termini di tempo, denaro e disagio.

Enormi vantaggi per l’ambiente

L’uso di un depuratore d’acqua domestico consente di dare il proprio contributo alla riduzione dell’inquinamento e dello spreco di acqua e plastica, rendendo superfluo l’acquisto di acqua in bottiglia, un grave problema per l’ambiente. Si stima che l’Italia sia il secondo Paese al mondo dopo il Messico per il consumo di acqua in bottiglia. Ogni anno nel nostro Paese 11 miliardi di bottiglie in plastica per acque minerali vengono immessi al consumo, oltre il 60% delle quali non viene riciclato e viene spesso disperso nell’ambiente e nei mari.

Quanto si risparmia con un depuratore delle acque domestiche?

 

Come accennato, un purificatore d’acqua consente di ottenere un notevole risparmio nel lungo termine. Innanzitutto, i depuratori migliorano la qualità dell’acqua del rubinetto che può essere bevuta e utilizzata senza alcuna remora, risparmiando sull’acquisto di acqua in bottiglia, una scelta dispendiosa sia per i consumatori che per l’ambiente. Non dovendo più acquistare settimanalmente le pesanti e ingombranti casse d’acqua in bottiglia, una famiglia di quattro persone riuscirebbe a risparmiare mediamente dai 50 ai 60 euro al mese, ottenendo in prospettiva un risparmio di oltre 7000 euro nell’arco di un decennio. Per riporre e trasportare l’acqua filtrata e depurata si consiglia di utilizzare recipienti in vetro, che possono essere riutilizzati praticamente all’infinito.

Agevolazioni fiscali per l’installazione di depuratori d’acqua

Chi decide di procedere con l’acquisto e l’installazione di impianti di filtraggio, mineralizzazione e depurazione per razionalizzare e migliorare la qualità dell’acqua dei rubinetti può beneficiare di agevolazioni che consistono in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per comprare e installare tali impianti. Così facendo, i consumatori, le famiglie e le imprese si impegnano concretamente per limitare gli sprechi e abbattere il consumo di bottiglie e contenitori di plastica, un grave, annoso problema per l’ambiente.

Diverse tipologie di depuratori d’acqua

Non esiste un modello standard adatto indistintamente a tutti. A seconda della tecnologia impiegata, è possibile individuare diversi tipi di purificatori d’acqua, con funzionalità e destinazioni d’uso differenti. Illustriamo di seguito i più diffusi e apprezzati dai consumatori.

Addolcitori d’acqua

I cosiddetti addolcitori o decalcificatori d’acqua aiutano a prevenire la formazione del calcare. L’acqua particolarmente dura e incrostante determina inevitabilmente che i soffioni della doccia si otturino, i lavandini si ingrigiscano, i rubinetti si incrostino e caldaie, elettrodomestici e impianti idrosanitari si danneggino. Gli addolcitori sono apparecchi messi a punto proprio con l’obiettivo di ridurre la durezza dell’acqua immessa negli impianti idrici e contrastare la formazione di depositi di calcare.

Riducendo la durezza dell’acqua si prevengono le incrostazioni calcaree e gli elettrodomestici durano più a lungo. inoltre, la pelle risulta visibilmente più levigata, liscia e luminosa e i capelli più lucidi, disciplinati e facili da pettinare.

Gli addolcitori vanno installati a monte degli impianti idrici domestici e, con un processo che prende il nome di microfiltrazione, eliminano il calcare presente nell’acqua domestica, anche all’interno dell’impianto di riscaldamento. Per rigenerare le resine sintetiche degli addolcitori è necessario utilizzare appositi sali disponibili in cristalli o pastiglie.

Caraffe filtranti

Le caraffe filtranti aiutano a ridurre la quantità di minerali presenti nell’acqua, riducendone il residuo fisso. Si tratta di soluzioni pratiche ed economiche, dotate di filtri con carboni attivi che trattengono le impurità, i contaminanti e le sostanze non idonee, restituendo acqua depurata, fresca, inodore e dal sapore gradevole.
Il procedimento è molto semplice. Basta versare l’acqua del rubinetto nel recipiente, dove viene depurata da un apposito filtro e fatta defluire verso la parte inferiore del contenitore. Le caraffe sono dotate di un filtro poroso che funziona per mezzo di carboni attivi, che eliminano gli agenti chimici, i pesticidi, i fosfati, le sostanze tossiche, gli inquinanti organici e i composti del cloro, rendendo l’acqua più leggera e migliorandone il sapore. L’acqua, in sostanza, viene fatta passare attraverso un filtro che trattiene le impurità e i contaminanti. I filtri a carbone attivo depurano l’acqua, senza però agire contro batteri e nitrati. Queste brocche si imitano a rimuovere le molecole più grosse e persistenti, fornendo acqua oligominerale, cioè povera di sali minerali.

Si segnala, però, che le caraffe filtranti possono essere usate solo con acqua già di per sé potabile. Non rappresentano pertanto la soluzione adatta a chi necessita di depurare acque provenienti da pozzi o sorgenti di cui non si conosca la potabilità.

Filtri per il rubinetto

Avvitando appositi filtri direttamente ai rubinetti è possibile depurare l’acqua e renderla più sicura, eliminando detriti, frammenti, cloro e ruggine. Il funzionamento anche in questo caso è molto semplice. Ogni volta che il rubinetto viene aperto, l’acqua passa attraverso una cartuccia filtrante collocata all’interno di un piccolo cilindro, che garantisce un’immediata filtrazione.

Questi apparecchi filtrano l’acqua al suo passaggio, migliorandone il sapore, ma senza apportare alcuna variazione per quanto riguarda la durezza, la conducibilità e il residuo fisso. È doveroso precisare che questo tipo di apparecchio non ha efficacia neanche sulla rimozione dei nitrati.

Gli adattatori in genere rendono questo tipo di filtri compatibili con qualsiasi rubinetto, sia in cucina che nella stanza da bagno e nel locale lavanderia. Nella maggior parte dei modelli è possibile scegliere di volta in volta tra l’acqua filtrata, da destinare a usi alimentari, e quella non filtrata, per altri utilizzi. Le cartucce filtranti in genere devono essere sostituite ogni 3 o 6 mesi o al raggiungimento delle capacità di litri erogabili.

Sistemi a osmosi inversa

Generalmente installati sotto al lavello, i sistemi compatti che sfruttano l’osmosi inversa si stima che possano bloccare fino al 99,9% delle impurità. Il funzionamento è semplice. I depuratori d’acqua casalinghi a osmosi inversa fanno in modo che i fluidi vengano condotti attraverso una membrana semipermeabile e che gli eventuali residui solidi siano trattenuti dalla parte opposta. In altre parole, l’acqua viene fatta passare attraverso una membrana che rimuove impurità e contaminanti. Si tratta di un processo fisico naturale, che richiede semplicemente una pressione artificiale per spostare l’acqua contro un’apposita membrana, che la purifica e la rende sicura e adatta al consumo domestico e alimentare. Si tratta di una tecnica di depurazione valida ed efficace nella sua semplicità, che non richiede l’ausilio di additivi chimici, apparecchiature complicate o quant’altro.

I purificatori d’acqua casalinghi a osmosi inversa filtrano pressoché completamente le impurità e le sostanze indesiderate, tra cui virus e batteri, eliminando anche i metalli pesanti che, nel corso degli anni, rischiano di essere assorbiti dall’organismo. L’osmosi inversa consente altresì di tarare la composizione e il grado di salinità dell’acqua erogata. Esistono anche modelli a luce ultravioletta, in cui l’acqua viene esposta alla luce UV che annienta i batteri e altri microrganismi.

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